
Teora, borgo in provincia di Avellino, ha lanciato un’iniziativa simile a quella delle case a 1 Euro. Il comune offriva fino a 150 Euro al mese alle famiglie non residenti per pagare l’affitto per due anni.
Non sarebbe fantastico vedere le proprie spese abitative quasi azzerate? Il fondo stanziato è volto al ripopolamento del paese. Il bando è purtroppo scaduto il 31 maggio 2020.
Peccato!Affronterò comunque il tema perché credo di poterlo analizzare con lucidità, ora che non è sotto i riflettori. Inoltre non è detto che un’ipotesi del genere non venga riproposta in futuro. L’affitto scontato potrebbe essere “il nuovo case a 1 Euro”.
Come funziona e che vantaggi comporta il programma.
Confesso che sarei stato molto tentato di partecipare se avessi saputo dell’iniziativa per tempo. Conosco bene le bellezze della zona perche’ i miei genitori vivono in Irpinia a pochi chilometri da Teora. L’adesione avrebbe potuto consentirmi di pagare solo 50 Euro di affitto. Infatti un appartamento nel centro urbano costa mediamente 200 Euro mensili.
Non fa gola anche a voi?




Ecco 2 vantaggi economici.
- A rendere la proposta ancora più allettante c’è anche una detassazione comunale per due anni. TARI, TASI e IRPEF comunale totalmente rimborsati.
- Avrei avuto i requisiti per fare parte del piano. Uno di questi è avere almeno un figlio in età scolare da poter iscrivere negli istituti del paese. Tra l’altro uno dei benefici di questa idea è che non si paga la mensa scolastica per due anni. Ho una bambina di tre anni, e ciò avrebbe reso la mia famiglia una candidata ideale.
Dalla graduatoria provvisoria presente sul sito del comune di Teora, emerge che abbiano partecipato all’iniziativa diverse centinaia di famiglie. Solo sette sono risultate ammissibili e riceveranno il bonus.
I partecipanti eletti e le loro aspettative
Cercando nel web ho potuto trovare un video che mostra l’intervista ad alcuni dei vincitori. Tra essi due famiglie provengono dal Brasile e dall’Inghilterra. Sarà interessante scoprire come vivranno in una realtà tanto diversa da quella dei loro stati di origine.
Nel video traspare tutto il loro entusiasmo nell’ affrontare un cambiamento così radicale nelle loro vite. Perché questa è la ragione principe nell’ optare per un paese come Teora. La voglia di cambiare, di lasciare abitudini frenetiche. Riappropriarsi del tempo per dedicarlo ai propri cari e alle attività che ci appassionano. Questa almeno sarebbe la mia motivazione portante, nonché’ un costo della vita basso.




Queste famiglie avranno sicuramente già assaporato la cucina del luogo e l’ospitalità dei locali. Avranno trovato genuinità e semplicità di un luogo in cui i bambini possono ancora rincorrersi per strada liberamente. Avranno respirato aria pura lì dove il traffico non esiste.
Non ho direttamente visitato Teora. Posso pero’ parlarvi di alcuni dei paesi limitrofi che hanno storie e particolarità che vale la pena di scoprire. Come ad esempio Nusco, con il suo presepe recentemente scoperto nella cripta della cattedrale di Sant’ Amato; oppure, per nominare qualcosa di profano, ma gustoso, un ristorante di Caposele. “La sorgente”, locale gestito da Peppino aka Bombolo con le sue fantastiche pizze, e’ una tappa obbligata.
Non è tutto oro quel…
Ora però vanno considerati gli aspetti negativi nel ricevere l’affitto.
3 sono gli inconvenienti principali.
- Per cominciare il bando prevede la restituzione dell’intera somma percepita nel caso si decida di lasciare Teora. Ovvero si ha l’obbligo di vivere li per cinque anni. A mio avviso si tratta di una limitazione eccessiva alla libertà. Chi può prevedere che cosa avverrà nella propria vita nell’ arco di cinque anni? Se si sarà costretti, per qualsiasi circostanza (economica, lavorativa o famigliare), a lasciare il paese, si verrà puniti?
- In secondo luogo Il comune di Teora si è spopolato come tutti gli altri paesi dell’Irpinia. La mancanza di lavoro continua a spingere ragazzi a trasferirsi nelle grandi città italiane o all’ estero.
- Inoltre i servizi sono carenti. Non esiste un turismo sviluppato come in Umbria o Marche, territori ai quali l’Irpinia non ha nulla da invidiare. I pochi barlumi di attività ricreative si possono osservare d’estate. Infatti sagre e feste popolari esplodono e vengono riempite grazie al rientro di studenti fuori sede e emigrati.
Se si ha un figlio in queste zone, molto probabilmente lo si vedrà andar via prima o poi per costrizione. Io soffrirei nel sapere che mia figlia un domani sara’ costretta a lasciare la terra in cui è cresciuta.
Conclusioni tra speranze e resilienza
Eppure esistono eccezioni. Di fatti nel corso degli ultimi anni sempre più giovani cercano di valorizzare la loro terra. Ovvero organizzano eventi culturali o costituiscono nuove aziende e propongono prodotti tipici naturali.
Ho potuto osservarlo durante le sporadiche visite alla mia famiglia. Parlando con amici e ragazzi del posto, ho avvertito un desiderio di rivincita. Ho visto anche il proliferare di nuove attività soprattutto nell’ ambito della ristorazione.




In ultima analisi consiglierei un trasferimento a Teora a chi svolge un lavoro da remoto. Si potrebbe avere il problema di trovare un impiego anche poco remunerativo in loco. Consiglio l’irpinia anche a chi ha un’idea di business che preveda l’utilizzo dei terreni. L’area ne è piena, a volte sono anche ottenibili in comodato d’uso . Inoltre esistono diversi contributi della regione Campania e della Comunità Europea per l’agricoltura, magari ne parleremo in un altro post.
Soprattutto vi invito a visitare l’Irpinia, ve ne innamorerete! Considererei di visionare case e appartamenti dell’area. Infatti esistono prezzi interessantissimi. Un affitto pressoché gratis non dovrebbe essere la motivazione principale per trasferirsi.
L’Irpinia desidera rinascere; a patto che vengano stanziate risorse e che i cittadini resistano, ci potrà essere una nuova primavera. Magari anche voi vorrete partecipare. Questo sì che è un bando ancora aperto.
Lasciate un commento. Ditemi che cosa pensate di questa idea e se avete altre curiosità.
Massi T. 26.01.2021